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antologia poetica provenzale | 557 |
De dinz soun gousset une poudra pren,
Sur so qu’a escrit nostre home l’esten:
Pueis sur tout aco se bota a bufar
E presella del fueg vai z’ou rechaufar.
La femna de Jan. penden aquel tems,
Del care del fueg seg sous mouvamens;
A bel l’agachar, se creusar l’esprit,
De tout so qu’a vist n’a brisa coumprit.
Mas lou medeci que vet d’achabar,
Vers eia d’un cop se torna virar:
Prens aco, sous dit, pueis escouta-me,
Si voles a Jan far belcop de be.
Ai bouta aqui tout so que li chal
Per viste guarir. Dounc sus soun parpalh,
Can vendra la nueg, z’òu i escampara
E dinz quaucus journs Pome guarirà.
Dalle sue tasche prende una polvere e la stende su ciò che ha scritto. Poi vi soffia sopra, e presso il fuoco va a riscaldarsi. La moglie di Giovanni, intanto, d’accanto al fuoco, segue i suoi movimenti, ha un bel guardare, turturarsi lo spirito, di tutto ciò che ha visto non ha compreso nulla. Ma il medico che si dispone ad andar via, si volge verso di lei. Prendi questo, le dice, poi ascoltami. Se vuoi fare a Giovanni molto bene, ho scritto qui tutto ciò che ci vuole per guarirlo presto. Dunque sul suo petto, quando verrà la notte, dovrai applicarlo e in pochi giorni egli guarirà.