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556 antologia poetica provenzale

Alfred Marpilhat

LOU BOU REMEDI.

Un ser, Jancarou, aprep soun traballi.
Se sentia feurous, se pourtava mal;
Avia, tout lou journ, bechat soun jarJi
H lou malurous s’era refredit.
Tà leu soun soupa se boutet al liet;
Mas, lou lendemà, can se revelhet,
Lou cor tout uflat e de freg transi,
Envoulhet charchar, viste, un medeci.
Can aquel d’ati, al bout d’un moumen.
Veguet que iavia refredissamen,
Preguet un papier dinz soun pardessus,
Passet vivameli la lengua dessus,
Forssa lou inoulhet, lou coupet en dous
E sus un daus pans boutet quaucus moutz.


IL BUON RIMEDIO.

Una sera, Jancarou, dopo il lavoro, si senti febbricitante, non stava bene; aveva tutto il giorno zappato il suo giardino e lo sventurato s’era infreddolito. ’ Appena cenato si gettò sul letto, ma la dimane quando si svegliò col corpo gonfio e pieno di brividi, mandò subito a cercare un medico. Quando questi giunse dopo un momento, vide che c’era raffreddamento, prese una carta nel suo soprabito, vi passò vivamente la lingua sopra, la inumidì molto, la ruppe in due, e su uno dei due pezzi scrisse alcune parole.