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546 antologia poetica provenzale


Lo feill’en possan soludavo,
Secoududo per un dou ven,
E di l’or lou merle sublavo
Lo fier’ozel’o countreven,
De soun alo d’or luquetavo,
Gazouillavo se virounan,
Lo bounur o foujer pourtavo
Ra do gri-gri do greu greutan;
Quante l’Auranfo rirlnavo
Caressant doufomen soun bor,
Sur lo cascado l’argentavo
Lou cimau fluri do pra tor.
Lou sei vengu un’eluiado,
Uchado per lou galurau,
Fojo tundi touto l’eirado,
E per l’eolio juquant’o brau.


La foglia scossa da un lieve zefiro salutava passando, e il merlo fischiava, la rondine alla finestra facea splendere la sua ala dorata, bisbigliando e volando, portando la gioia alla casa, ed il grillo ripeteva il suo fri-cri. Quando l’Aurence mormorava il suo riri, carezzando leggermente le rive, inargentava la cascata e la cima fiorita del prato tortuoso. Venuta la sera, un grido di gioia, innalzato dai giovani, facea risonare l’aria, e l’eco lo portava sino al limite delle terre coltivate.