Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
antologia poetica provenzale | 433 |
I. Felicien Court
1872.
NADAL DE PAURE.
Nadal I aicl l’ivèr vengut
E le qu’ a pas de revengut
Per se paga de lenho bouno
Mentre que la campano souno
Tremolo de fred dins l’oustal.
Nadal! Nadal!
Nadal! Magre coume un vièl gat
E per la talent rousegat,
Aro qu’ a droumit sus la pallio
Le paure malurous vrespallio
De pa chinchat amb’un gra d’al.
Nadal! Nadal!
Nadal! le mal-fardat sourtis
Sens amaisa soun apetis
E, trastejant de talent orro,
Aìci-le camlna deforo,
La biasso vudo à l’esquinal.
Nadal! Nadal!
NATALE DEL POVERO.
Natale! Eccu l’inverno è venuto, e chi non ha denaro per comprare buon nutrimento, mentre le campane suonano, trema di freddo nella sua stamberga. Natale! Natale! Natale! magro come un vecchio gatto e roso dalla fame, ora che ha dormito sulla paglia, il povero paria si nutrisce d’una crosta di pane stropicciato con uno spicchio d’aglio. Natale! Natale! Natale! Il cencioso esce senza avere saziato il suo appetito e tremante di orrida fame, eccolo camminare iuori, colla bisaccia vuota sulla spalla. Natale! Natale! 28