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antologia poetica provenzale | 395 |
Gatien Almoric
LOU NOUANANTO-NÒU.
(A. 2.° Sc. I.)
y.uh — Dòube qunto vigour moun petit couar repito!
Savei pas coumo t’àmo, Anatol, ta petito?
Qui saup quand as tira? Sariò 1 ouro pauiens
De veni m’aranchà dòus plus affrous tourmens...
Aver tant espera et esperà encàro
Ei toujour se courbà dessous la mèmo baro!
Mès si o tira bouan? Mai adounc perque pas
Esse vengu dès Creis dòu cop e tout d’un pas?
Asteuiro cei sarió, mi urouso e fouleto,
Sòutingarlou bien naut countento e risouleto...
Mai que disou, efant, e si o tira marit?
IL NOVANTANOVE.
(A. 2.° Sc. 1.)
Giulia. — Con qual vigore batte il mio euore! Tu non senti eome t’ama, Anatolio, la tua piccola amica? Chi sa qual numero hai tirato? Sarebbe l’ora pertanto di venirmi a togliere dai più spaventevoli tormenti. Avere tanto aspettato ed aspettare ancora, è sempre curvarsi sotto lo stesso giogo. La sorte gli è stata favorevole? Ma allora perchè non esser tornato da Crest senza ritardo? Ora sarebbe qui, io felice e pazzerello salterei ben alto contenta e ridente. Ma che dico, fanciulla? e se portasse un cattivo numero?