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352 | antologia poetica provenzale |
Pierre Maziére.
(1851).
LEI DOUES ROSO.
Éron doues llour. lei pu poulido,
Lei pu poulido dóu jardin,
Èron doues roso enfrescoulido
Souto l’eigagno dóu matin.
Lei premiò raioun de l’aubeto
Avien fa ’spandi sei houtoun;
E de mai la biso fresqueto
L’avié douna sei fin poutoun.
Revoio autant qu’esbléugissènto
S’estalouiravon au soulèu;
S’avisajant, leis inoucènto,
E semblant si faire bèu-bèu.
La bello roso blanquinello,
Uno tìheto la prenguè;
La bello roso rouginello.
Un amourous la cuhiguè.
LE DUE ROSE.
Erano due fiori, i più belli del giardino, erano due rose rinfrescate dalla rugiada del mattino. I primi raggi dell’alba avevano fatto schiudere le loro gemme, e la fresca brezza di maggio avea loro dato dolci baci. Fresche al pari che splendenti, si pavoneggiavano al sole, guardandosi, le innocenti, con un uguale sorriso. La bella rosa bianca la prese una fanciulla, la bella rosa rossa la colse un innamorato.