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158 antologia poetica provenzale


Primo-Coumbo, e fuguè ’n espetade à l’estra.
— Au cop de miejo-niue que toumbo,
Sarés, dimenche, à Primo-Coumbo,
Dirai la Santo Messo, — avié di lou Curat.
.     .     .     .     .     .     .     .     .     .     .     .     .     .     
Au coup de miejo-niue, la foulo silenciouso
l’entro dins la capello, urouso
D’ausi la Santo Messo au mié de tau desert.
De milo fiò l’autar s’emblanco,
Lou Prèire met soun aubo bianco,
Soun estolo; assista de l’Ermito per clerc,
Batejo lis enfant, counsacro li mariage,
Benesis li tìdèu meinage,
E coumenco, ancious, lou Sacretìce Sant.
.     .     .     .     .     .     .     .     .     .     .     .     .     .     
L’aubo anavo espandi sa clarour matiniero,
Eron finido li preiero,
E chascun se retiro e gagno soun fougau....

(Nosto Damo de Primo-Coumbo).
C. IV.



O Prime-Combe, e fu uno spettacolo dei più commoventi. Alla mezzanotte vi troverete domenica a Prime-Combe, avea detto il curato, ed io celebrerò la Santa Messa. Al colpo di mezzanotte la folla entra silenziosa nella Cappella, felice di poter sentire la Santa Messa in alte deserto. L’altare si accende di mille fuochi, il prete riveste il suo camice bianco e la stola, assistito dall’eremita, Battezza i fanciulli, consacra i matrimoni, benedice le famiglie fedeli e comincia ansioso il santo sacrifizio... L’alba stava per diffondere il suo chiarore mattiniero, le preghiere eran finite, ed ognuno si ritira al suo focolare....