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6 | antologia poetica provenzale |
Marius André
1868.
LA GLÒRI D’ESCLARMOUNDO.
Chato, adusès de faudo emplido
De roso emé de margarido;
Drole, trasès sus li camin
Un abounde de jaussemin;
Ome, fasès subre li tèsto
Davala ’n plueio li genèsto;
E vàutri, pourgès, capelan,
Uno garbeto d’ièli blanc.
Vierge, trenas vous en blancado:
Tóuti li tlour soun counvidado!
Que li sentour de l’amelié
Mounton coume d’un encensié!
Que li gaudre e li parpaiolo
Adugon li fleirour di colo!
Femo, poudès peréu landa:
Tóuti li gènt soun counvida!
LA GLORIA D’ESCLARMONDA.
Fanciulle, portate grembiali pieni di rose e di margherite; Giovani, spargete pei sentieri una profusione di gelsomini; Uomini, fate scendere sulle teste una pioggia di ginestre: E voi, porgete, cappellani, una cesta di gigli bianchi. Vergini, intrecciatevi in bianche processioni; tutti i fiori sono chiamati a convito.
Che i profumi del mandorlo s’alzino come da un incensiere, che i ruscelli e le farfalle apportino il profumo delle colline; Donne, potete pure accorrere; tutte le genti sono convitate.