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cherrimam Syracusas, quae cum manu munitissima esset tum loci natura terra, ac mari claudebatur, e se Diodoro scrisse, che Dionisio I. la cinse di mura, son queste muraglie delle torri attorno, come afferma lo stesso autore dopo la cacciata di Trasibolo, cioè dall’anno 405., in cui Dionisio ascese al trono fino al 367., in cui successe il figlio.
L’Ab. Balsamo nel suo Viaggio, fatto in Sicilia, e particolarmente nella Contea di Modica nei mesi di Maggio, e Giugno 1808., e impresso nella stamperia reale, non può persuadersi, che Siracusa circa anni 100. addietro, o sia nel secolo XVII. ascendea a 40. mila abitanti, nè per la storia (dice egli nella pagina 216.) del suo stato politico, nè per la capacità dell’abitato, e de’ suoi materiali edifici. Il Balsamo par, che ignora le vicende di Siracusa, e osservando egli, come scrive, correndo incessantemente, non potea perciò esaminar bene tutti i punti della città, e far delle mature riflessioni. L’anno sterile del Secolo XVII. fece morire in Siracusa da nove mila persone circa, oltre della peste che lentamente avea prima per anni due sofferto; onde ii Senato fatta nel 1690. la numerazion delle anime ascese a 22. mila, come ricavasi dagli atti della Cancellaria. Indi seguì il tremuoto del 1693. che diè morte a più di quattro mila per-