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riente; e Occidente, e la Metropoli Siracusa resta sotto gl’imperatori Greci di Oriente, o sia di Costantinopoli. Cessa ogni divisione, con considerarsi la Sicilia una sola Provincia, governata da un Patrizio, detto Strategò, o Spatario, che dimora in Siracusa. Nell’anno 361. Giuliano Apostata promulgar fa in Siracusa per mezzo d’una sua lettera la legge del Corso Publico.
440.
I Vandali fra questo tempo invadon Siracusa, e vien da loro governata, restando sempre la città capitale dell’isola.
493.
Ai Vandali succedono i Goti, e passa indi Siracusa sotto la di loro signoria, che la governano per un Conte.
535.
Belifario, Capitano dell’imperator Giustiniano d’Oriente, caccia i Goti, ed entra in Siracusa l’ultimo giorno di Dicembre, facendo spargere, dice Procopio, delle monete d’oro, e di nuovo ritorna sotto il governo degl’imperatori di Costahtinopoli. Verso questo tempo il patrimonio della Chiesa romana in Sicilia era diviso in due Territorj, cioè Siracusano, e Palermitano. Ripigliata dai Romani ― Greci vi mandano il loro Governatore, detto ora Patrizio, ora Strategò, e ora Spatario, che risiede in Si-