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Del resto altri altari su questa collina ardevano incenso al divino Platone.

Dalla terrazza della villa Leader, come dalla vaga loggia dei Valori, si vede di fronte la villa della Querce: colà stavano nei tempi platonici i tre fratelli Benivieni, tutti e tre illustri per loro merito, tutti e tre platonici secondo portavano i tempi.

L’uno, medico insigne in teoria e in pratica, si meritava una bella elegia dal Poliziano.

L’altro, quantunque canonico di San Lorenzo, difendeva a viso aperto e con penna vigorosa il Savonarola; quantunque aristotelico nel suo ufficio di professore a Pisa, quantunque così sottile teologo da meritarsi il soprannome di piccolo Scoto... (signora mia... non si metta mai in testa di penetrare la teologia del dottore Scoto se non vuol perder la testa: si contenti di riderne con Rabelais), era nel suo intimo così platonico che il Ficino lo chiama suo complatonico...