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lebre Madonna miracolosa, la «Santa Maria Primerana di Fiesole.»
Se lo stile della sagrestana, che registrò nel Libbro di ricordi i particolari di quella visita, fosse meno barbaro, ricopierei qui la relazione. Ma Ella vuole che anche le cose sante siano belle per farne sua delizia, e corre il rischio che le appaia in visione il Salvatore a rimproverarle, come accadde a San Girolamo, d’essere più ciceroniana che cristiana.
E ad ogni modo, Ella è così fina intendente delle cose dell’anima, da immaginare senza fatica la gioia di quelle semplici e divote monachelle.
E però non voglio chiudere con troppo rustiche citazioni questa mia lettera, che sarà l’ultima da Majano, dove mi sono adoperato a spigolare quello che mi sembrava degno della sua simpatia....
Così è: tutto passa; e sta per finire anche il mio soggiorno in questa deliziosa villa: me ne consolo soltanto col pensiero