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taria della divozione dei cappellani. «Il reverendo ser Simone dalla Scarperia, prete governatore, morse in questo luogo con buono esemplo di sua vita poi che più tempo ebbe servito questo convento per cappellano, confessore e governatore e lasciò al convento ogni cosa di suo.»
Gli è che le spese, ordinarie e straordinarie, erano forti: per dir solo delle straordinarie, le divozioni e le indulgenze costavano care. Nel 1616 «suor Maria Donati ha messa la divozione del Santissimo Rosario, e spese, a far venire la bolla dal Pontefice per poter ricevere l’indulgenzie concesse a chi è scritto in detta divozione; arrivò la spesa di scudi 8 fra la bolla e in un libretto per scrivervi e’ nomi delle monache.»
Meno male che le buone suore potevano anche registrare, e a buon mercato, qualche consolazione straordinaria. Ebbero, per esempio, nel 1556, la visita di una ce-