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Venerabile... con sommo decoro e... singolare divozione dei villeggianti. — Nello stesso anno si introdusse la divozione della buona morte, e di Roma si ebbe l’altare privilegiato. — E il giorno del venerdì santo si fece un maestoso sepolcro con cento venti lumi, alla visita del quale intervenne monsignor Panciatichi (vescovo di Fiesole) con tutti i seminaristi con sua somma consolazione.

Ora, signora mia, c’è il vescovo, ci sono i seminaristi, si fanno sepolcri e buone morti, persiste un po’ di divozione nei villeggianti: ma le fervorose monache più non ci sono da molti anni.

Però neppure allora le ricchezze del monastero corrispondevano al fervore. Immagini che il serenissimo Granduca Cosimo III di gloriosa memoria (così almeno dicono le monache) nel 1722 aveva dato per carità 4000 libbre di ferro per fare le grate al coro oltre due lastre quadre per il focolare: ma in vent’anni succes-