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do si può esattamene) il numeratore, non si fà che prendere un cert’altro submultiplo dal valore della medesima frazione, (il qual valore è anche un submultiplo d’un multiplo del numero sottinteso (ivi)), così, a tenore della precedente definizione, è facile rilevare, che nel caso.

1.° «La moltiplicazione di una frazione per un numero intiero si farà col moltiplicare il di lei numeratore, oppure col dividere (quando sia possibile esattamente) il di lei denominatore, per cotesto numero intiero

2.° «La moltiplicazione di un numero intiero per una frazione si farà col dare a cotesto numero per denominatore quello della frazione, e poi pel di lei numeratore moltiplicar quello della nuova frazione, che ne risulta

3. ° «La moltiplicazione di una frazione per un’altra si farà col moltiplicare il numeratore e denominatore della prima respettivamente pel numeratore e denominatore della seconda; oppure col dividere (quando sia possibile esattamente) il numeratore della prima pel denominatore della seconda, e nel tempo stesso il denominatore pel numeratore.

«Generalmente la moltiplicazione di più frazioni, ed anche di più numeri intieri tra loro (dando a questi per denominatore la cifra 1 (ivi n.° 5)), si potrà far sempre in ogni caso col moltiplicare respettivamente trà loro tutti