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zione delle radici quadrate e cubiche, bisognerà qui ritornare colla nostra mente sul modo di composizione delle cifre d’un quadrato e d’un cubo d’un numero per mezzo di quelle di questo stesso numero, considerato come radice quadrata o cubica. (Tema primo pag. 58, e seg.), giacchè da questo modo soltanto diretto potrà ricavarsi il modo inverso di operare per la decomposizione.
E primieramente, osservando gli esempj (ivi pag.61, secondo l’avvertenza di pag. 59, 3°) dati del quadrato, è facile rilevare, che, se un quadrato, scritto colle cifre tutte equidistanti tra loro, si spezza, a cominciar da destra, per mezzo di virgole in parti, o classi, di due cifre ciascuna (potendo l’ultima classe a sinistra restare anche d’una cifra sola), in retrocedendo poi da sinistra verso destra,
1.° La prima classe conterrà sicuramente il quadrato della prima cifra della radice,
2.° Le due prime classi conterranno sicuramente il quadrato delle due prime cifre della radice,
3.° Le tre prime classi conterranno sicuramente il quadrato delle tre prime cifre della radice; e così di seguito.
Quindi segue, che proposto uu numero qualunque, di cui si cerchi la radice quadrata, ossìa