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Eccone poi il dettaglio colle parole stesse dell’Autore, che sarà facile intendere per ciò, che precede.

«1.° Destinata in primo luogo, come si vede, la parte destra del foglio pel numero proposto e pei successivi resti, ed indicata la estrazione pel segno radicale cubico , tiro nella sinistra una linea orizzontale colla intenzione di registrare al di sopra di lei le cifre della radice, che ad una per volta si scuopriranno, incominciando da quella dell’ordine più elevato, e quindi situo alla destra della suddetta linea un poco più in alto le due linette come segno della eguaglianza, che sarà per resultare in conseguenza del calcolo, che si eseguirà per intiero, e senza interruzione al di sotto della medesima linea in direzione verticale

«2.° Decomposto al solito il numero in classi ternarie per mezzo di punti, e non di virgole, e trovata la cifra 3 per la radice del massimo cubo 27 contenuto in 45 ( ultima classe in questo numero, composta di due sole cifre, e che potrebbe in un’altro essere anche di una cifra sola), la scrivo sulla linea orizzontale, come prima della radice addimandata.

«3.° Scrivo due volte il suo quadrato 9 sotto la linea, e la seconda volta ne accenno il prodotto, col segno , per la stessa cifra 3, che mentalmente eseguito, costituendo il suo cubo, sottraggo da 45, e presso al resto 18 scrivo la contigua classe 270, di cui separo con un punto le cifre 70.

«4.° Sommo il secondo quadrato 9, come se presso a lui non fosse scritto , col doppio del primo, ed ottengo in 27 il triplo del quadrato del 3, per cui divido il numero 182 alla sinistra del punto, e riconosciuto essere il quoziente 6 una cifra troppo grande per rappresentare la seconda della radice, ed essere 5 la giusta, scrivo questa accanto alla prima 3.