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ed il suo cubo si aumenta della somma

1.° Del triplo prodotto del quadrato delle sue cifre per una unità decimale dell’ordine dell’ultima cifra,

2.° Del triplo prodotto delle medesime cifre pel quadrato della unità precedente.

3.° Del cubo di questa stessa unità. (Tema terzo, pag. 56, 57).

Se dunque il numero decimale proposto avrà dopo la virgola quante mai si voglian cifre, siccome si potrà estrar da esso una radice quadrata o cubica, di cui l’ultima cifra decimale sia di un’ordine relativo inferiore comunque elevato, così si conclude in secondo luogo, che l’eccesso del proposto numero sul quadrato o cubo della sua radice imperfetta, egualmentechè l’eccesso sopra di esso del quadrato o cubo della sua radice piucchè perfetta, dovendo essere inferiore all’una od all’altra delle due precedenti somme, si potrà sempre supporre quanto mai si vuol piccolo a piacere (pag. 18).

In conseguenza di ciò, siccome un numero intiero qualunque si può sempre riguardare come equivalente ad un numero decimale, che abbia dopo la virgola quanti mai si voglian zeri (pag. 13), ed il valore di un numero fratto si può pure riguardare come compreso frà i valori di due numeri decimali consecutivi di quante