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13. Dopo aver rimessi alla massa i nostri gettoni, imaginiamo adesso trè caselle vuote; e poi, separati da essa dieci gruppi di dieci gettoni l’uno, e fattone di tutti un gruppo solo, se per notare, che questo và messo nella terza casella, che gli appartiene, si scrive in questa la cifra 1, ed in ciascuna delle altre due caselle si scrive la cifra 0, ne resulterà il sistema delle trè cifre 100 per rappresentare il numero de’ gettoni, di cui si compone cotesto ultimo gruppo più grosso.
Siccome un tal gruppo è composto di dieci gruppi di dieci gettoni l’uno, così la terza cifra del numero 100, tacendosi le altre due, potrebbe pronunziarsi dieci-dieci; ma noi la pronunzieremo cento, all’oggetto di render più semplice il discorso, e di dare un nome alla unità del terz’ordine, come ne abbiamo dato uno a quella del secondo, che si è chiamata dieci.
Presi in seguito dalla massa altri otto gruppi compagni all’ultimo precedente più grosso, ed imaginandoli collocati l’uno dopo l’altro nella terza casella, ove già trovasi cotesto gruppo, se di mano in mano vi si scrive la cifra corrispondente al loro numero, appariranno successivamente scritti gli otto numeri seguenti 200, 300, 400, 500, 600, 700, 800, 900,