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quattro, cinque, sei, sette, otto, nove, dieci, ossia, come suol dirsi più brevemente, nell’atto che io conto, scrivo come segni respettivi de’ numeri espressi da coteste parole, eccettuata l’ultima, gli otto segni distinti o caratteri seguenti

2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9.

Per denotare il numero espresso dalla parola ultima dieci, io non impiego alcun carattere a parte, perchè non ne ho di bisogno.

6. Tornando adesso a’ miei gettoni io conto, secondo quello che ho imparato.

1.° I gettoni spiccioli della prima casella, i quali chiamo unità del prim’ordine, e poi scrivendo in essa il carattere corrispondente al loro numero, che sarà uno de’ nove precedenti, non escludendo il carattere 1, che denota l’unità, tolgo via cotesti gettoni.

2.° I gruppi della seconda casella, che io chiamo unità del second’ordine, come se ciascuno fosse un gettone dieci volte grosso più d’uno di quelli del prim’ordine; e poi, scrivendo in essa il carattere corrispondente al loro numero, tolgo via cotesti gruppi.

3.° I gruppi della terza casella, che io chiamo unità del terz’ordine, come se ciascuno fosse un’altro gettone dieci volte grosso più d’uno di quelli del second’ordine della seconda;