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Cap. XXI.
l tempo che sancto Francesco dimorava nella città d’Agobbio, appari un lupo grandissimo, terribile e feroce, il quale non solamente divorava gli animali, ma eziandio gli uomini; intanto che tutti i cittadini istavano in grande paura, però che ispesse volte s’appressava alla città, e tutti andavano armati quando uscivano della terra, come se egli andassono a combattere; e con tutto ciò non si poteano difendere da lui, chi in lui si scontrava solo. E per paura di questo lupo vennono a tanto, che niuno era ardito d’uscire della terra. Per la qual cosa sancto Francesco abbiendo compassione alli uomini della città, si volle uscire fuori a questo lupo, benché i cittadini al tutto ne lo isconsigliavono; e facendosi il segno della santa Croce, uscí fuori della terra elli co’ suoi compagni, tutta la sua fidanza ponendo in Dio. E dubitando gli altri di andare piú oltre, sancto Francesco prende cammino verso il luogo ov’era il lupo. Et ecco che, veggendo molti cittadini, i quali erano venuti a vedere questo miracolo, il detto lupo si fa incontro a sancto