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venía vedere sancto Francesco et i frati suoi; et alcuna volta cantava la Messa, alcuna volta faceva il sermone ai frati in Capitolo; e prendea il detto Cardinale grandissimo diletto e divozione quando veniva a visitare quello sancto collegio. Veggendo in quella pianura intorno a sancta Maria sedere i frati a schiere, qui lx., colà c., dove cc., e dove ccc. insieme, tutti occupati solamente in ragionare di Dio et in orazione, in lagrime et in esercizi di carità, e stavano con tanto silenzio e con tanta modestia, che ivi non si sentiva uno rumore, né uno istropiccío; e maravigliandosene di tanta moltitudine e cosí ordinata, con lagrime e con grande divozione diceva: — Questo è il campo e lo esercito de’ cavalieri di Cristo. — Non si udiva in tanta moltitudine niuno parlare favole o buffe; ma dovunque si ragunava una schiera di frati, o elli oravano, o dicevano uficio, o elli piangnevano i peccati loro e de’ loro benefattori, o ragionavano della salute della anima. Et erano in quello campo tetti di graticci e di stuoie, distinti per torme di diverse provincie; e però si chiamava quello campo il campo de’ graticci, overo di stuoie. I letti loro si era la piana terra, e chi avea un poco di paglia. I capezzali ǝrano pietra o legno. Per la qual cagione era tanta divozione di loro a chiunque gli udiva o vedeva, e tanta la fama della loro santità, che della Corte dello Papa, ch’era allora a Perugia, e delle altre terre di val di Spuleto veniano a udire molti conti,