cesco queste parole, tutti quanti quelli uccelli cominciarono ad aprire i becchi, a stendere i colli, ad aprire l’alie e riverentemente chinare i capi insino in terra, e con atti e con canti dimostrare che le parole dello padre sancto davano a loro grandissimo diletto. E sancto Francesco insieme con loro si rallegrava e dilettava e maravigliavasi molto di tanta moltitudine di uccelli, e della loro bellissima varietà, e della loro attenzione e familiarità: per la qual cosa egli in loro divotamente lodava il Criatore. Finalmente compiuta la predicazione, sancto Francesco fece loro il segno della croce, e diede loro licenzia di partirsi: et allora tutti quelli uccelli in ischiera si levarono in aria con meravigliosi canti, e poi, secondo la croce ch’avea fatto loro sancto Francesco, si divisono in quattro parti: l’una parte volò verso l’oriente, l’altra verso l’occidente, la terza verso il meriggio, e la quarta verso l’aquilone, e ciascheduna ischiera andava cantando, maravigliosamente; in questo significando, che come da sancto Francesco gonfaloniere della Croce di Cristo era istato a loro predicato e sopra loro fatto il segno della croce, secondo il quale eglino si divideano cantando in quattro parti dello mondo; cosí la predicazione della Croce di Cristo, rinnovata per sancto Francesco, si dovea per lui e per gli suoi frati portare per tutto il mondo; i quali frati, a modo che uccelli, non possedendo alcuna cosa proprio in questo mondo, alla sola