che suora Chiara, vergine cosí santa, a Dio diletta, tu non esaudisca in cosí piccola cosa, come è mangiare teco, et ispecialmente considerando ch’ella, per la tua predicazione, abbandonò le ricchezze e le pompe deйo mondo. E di vero, s’ella t’addomandasse maggiore grazia che questa non è, sí la dovresti fare alla tua pianta ispirituale. Allora sancto Francesco rispose: — Pare a voi ch’io la debba esaudire? — Et i compagni: — Padre sí, degna cosa è che tu le facci questa consolazione. — Disse allora sancto Francesco: — Dappoi che pare a voi, pare ancóra a me. Ma acciò ch’ella sia piú consolata, io voglio che questo mangiare si faccia a Sancta Maria degli Angioli; imperò ch’ella è stata lungo tempo rinchiusa in Santo Damiano, sicché le gioverà di vedere un poco il luogo di Sancta Maria, ove ella fu tonduta e fatta isposa di Gesú Cristo, et ivi mangeremo insieme al nome di Dio. - Venendo adunque il dí ordinato a ciò, sancta Chiara esce dello monistero con una compagna, et accompagnata da’ compagni di sancto Francesco viene a Sancta Maria delli Angioli, e saluta divotamente la vergine Maria dinanzi allo suo altare, ov’ella era istata tonduta e velata; sí la menarono veggendo il luogo infino a tanto che fu ora di desinare. Et in questo mezzo, sancto Francesco fece apparecchiare la mensa in sulla piana terra, siccome era usato di fare. E fatta l’ora di desinare si pongono a sedere insieme sancto Francesco e sancta