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questa perla evangelica, che ci accattino questa grazia allo nostro signore Gesú Cristo, che per la sua santissima misericordia ci conceda di meritare d’essere veri amatori, osservatori et umili discepoli della preziosissima et amatissima et evangelica povertà. Et in questo parlare giunsero a Roma, et entrarono nella chiesa di Sancto Piero, e sancto Francesco si pose in orazione in uno cantuccio della chiesa e frate Masseo nell’altro; et istando lungamente in orazione con molte lagrime e divozione, apparirono a sancto Francesco i sancti apostoli Pietro e Paolo con grande isprendore, e dissono: — Imperò che tu domandi e desideri di servare quello che Cristo et i santi apostoli servarono, il nostro signore Gesú Cristo ci manda a te ad annunziarti che la tua orazione è esaudita, e ti è conceduto da Dio a te et a’ tuoi seguaci, perfettissimamente il tesoro della santissima povertà; et ancóra da sua parte ti diciamo che qualunque allo tuo assempro seguiterà perfettamente questo desiderio, egli è sicuro della beatitudine di vita eterna, e tu e tutti i tuoi seguaci sarete da Dio benedetti. — E dette queste parole, disparvero lasciando sancto Francesco pieno di consolazione. Il quale si levò della orazione, e ritrovò il suo compagno, e domandollo se Iddio gli aveva rivelato nulla, e egli rispose, che no. Allora sancto Francesco gli disse come i santi apostoli gli erano appariti, e quello ch’eglino gli avevano rivelato. Di che ciascheduno, pieno di