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a due a tutte quelle città e luoghi dov’egli dovea andare; dappoi che ad esempro di Cristo elli ebbe ragunati dodici compagni, si gli mandò per lo mondo a predicare a due a due. E per dare loro essempro di vera obbedienza, elli in prima cominciò ad andare ad essempro di Cristo, il quale cominciò prima a fare che a insegnare. Onde, avendo assegnato a’ compagni l’altre parti dello mondo, elli, prendendo frate Masseo per compagno, prese il cammino inverso la provincia di Francia. Et arivando uno dí a una villa assai affamati, andarono, secondo la regola, mendicando dello pane per l’amore di Dio; e sancto Francesco andò per una contrada, e frate Masseo per un’altra. Ma però che sancto Francesco era uomo troppo disprezzato e piccolo di corpo, e perciò era riputato uno vile poverello da chi non lo conosceva, non accattò se non parecchi bocconi e pezzuoli di pane secco. Ma frate Masseo, imperò ch’era uomo grande et bello dello corpo, sí gli furono dati assai e buoni pezzi grandi, e dello pane intero. Accattato ch’elli ebbono, sí si raccolsero insieme fuori della villa in uno luogo per mangiare, dove era una bella fonte, et allato avea una bella pietra lunga, sopra la quale pose ciascuno le limosine, ch’elli avea accattate. E veggendo sancto Francesco che i pezzi dello pane di frate Masseo erano piú e piú belli e piú grandi che li suoi, fece grandissima allegrezza e disse: — O frate Masseo, noi non siamo degni