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☙ 34 ❧

biamo breviario collo quale noi possiamo dire il mattutino; ma acciò che noi ispendiamo il tempo a laude di Dio, io dirò, e tu mi risponderai com’io t’insegnerò. Io dirò cosí: O frate Francesco, tu facesti tanti mali e tanti peccati nello secolo, che tu se’ degno dello inferno; e tu, frate Lione, risponderai: Vera cosa è, che tu meriti lo inferno profondissimo. — E frate Lione con semplicità colombina rispose: Volentieri, padre; comincia allo nome di Dio. Allora sancto Francesco cominciò a dire: — O frate Francesco, tu facesti tanti mali e tanti peccati nello secolo, che tu se’ degno dello inferno. E frate Lione rispose: - Iddio farà per te tanti beni, che tu andrai in paradiso. — Disse sancto Francesco: — Non dire cosí, frate Lione, ma quando io dirò: O frate Francesco, tu ài fatte tante cose inique contro a Dio, che tu se’ degno di essere maladetto da Dio, e tu rispondi cosí! Veramente tu se’ degno d’essere messo tra’ maledetti. — E frate Lione rispose: — Volentieri, padre. Allora sancto Francesco con molte lagrime e sospiri e picchiare di petto disse ad alta voce: — O signor mio Iddio dello cielo et della terra, io ò commesse contro a te tante iniquità e tanti peccati, che al tutto io sono degno d’essere da te maledetto. — E frate Lione risponde: — Iddio ti farà tale, che tra i benedetti tu sarai singularmente benedetto. — Sancto Francesco, maravigliandosi che frate Lione rispondeva pure il contrario di quello ch’elli gli avea imposto, sí