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☙ 27 ❧ |
Cap. VII.
l verace servo di Cristo messere sancto Francesco però che in certe cose fu quasi un altro Cristo, dato ire al mondo per salute della gente, Iddio padre il volle fare in molti atti conforme e simile allo suo figliuolo Gesti Cristo, siccome si dimostra nello venerabile collegio di dodici compagni e nello mirabile misterio delle sante Istimate e nello continuato digiuno della sancta Quaresima, il quale fece in questo modo. Essendo una volta sancto Francesco il dì di Carnevale allato allo lago di Perugia in casa uno suo divoto, collo quale era la notte albergato, fu ispirato da Dio ch’egli andasse a fare quella Quaresima in una isola dello detto lago; di che sancto Francesco pregò questo suo divoto per l’amore di Cristo, che lo portasse colla sua navicella in una isola dello lago, ove non abitasse persona, e questo facesse la notte dello dí della Cenere, sicché persona non se ne avvedesse. E costui, per la grande divozione che avea a sancto Francesco, sollecitamente adempié il suo priego e portollo alla detta isola: e sancto Francesco non