segnali viene, che di subito sia rappresentato dinanzi a lui. In questo mezzo viene frate Ginepro solo, che per la sua virtú siaveva licenzia d’andare e stare solo, come a lui piacesse. E scontrossi frate Ginepro con alquanti giovanazzi, quali truffandosi, cominciarono a fare grande dissoluzione di frate Ginepro. Di tutto questo non si turbava, ma piuttosto induce costoro a fare maggiori beffe di sé. E giugnendo alla Porta del castello, le guardie vedendo costui cosí dísformato, con l’abito stretto e tucto lacerato; perocché lo abito in parte per la via per l’amore di Dio avea dato a’ poveri, e non avea alcuna apparenza di frate minore, perocché de’ segni dati manifestamente appareano, con furore è menato dinanzi a questo tiranno Niccolajo. E cercato dalla famiglia, s’egli aveva arme da offendere, e trovandongli nella manica una lesina, colla quale si racconciava le suola; ancóra gli trovarono uno fucile, il quale egli portava per fare fuoco; perocché avea il tempo abile, e ispesse volte abitava per li boschi e diserti. Veggendo Niccolajo i segni, in costui, secondo la informazione del demonio, comandò che gli sia arrandellata la testa, e cosí fu fatto, e con tanta crudeltade, che tutta la corda gli entrava nella carne. E poi lo puose alla colla, e fecegli tirare et istrappare le braccia, e tucto il corpo dissipare e sanza nessuna misericordia. E domandato; chi egli era, rispuose: — Io sono grandissimo peccatore; — e