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Nella provincia di Roma uno frate molto divoto e santo vide questa mirabile visione. Essendo morto una notte e la mattina sotterrato dinanzi alla entrata dello Capitolo uno frate, ca rissimo suo compagno, Il di medesimo si ricolse quello frate in uno canto dello Capitolo dopo desinare a pregare Iddio e sancto Francesco divotamente per l’anima dello detto suo compagno morto; e perseverando elli in orazione con prieghi e con lagrime, di meriggio, quando tutti gli altri frati erano iti a dormire, ecco ch’elli sentí uno grande istrascinio per lo chiostro; diché, subitamente con grande paura elli dirizza gli occhi inverso il sepolcro dello suo compagno, e vide ivi istare in sulla entrata dello Capitolo sancto Francesco, e dietro a lui una grande moltitudine di frati intorno allo detto sipolcro. Quata piú oltre, e vide nello mezzo di costoro uno fuoco di fiamma grandissimo e nello mezzo della fiamma istare l’anima dello suo compagno morto. Guata d’intorno allo chiostro e’ vide Jesú Cristo andare d’intorno allo chiostro con grande compagnia d’angioli e di santi, e raguardando queste cose con grande istupore e vide che, quando Cristo passa dinnanzi allo Capitolo, sancto Francesco con tutti quelli frati s’inginocchia e dice cosí: — Io ti priego, santissimo Padre e Si gnore, per quella ineffabile carità la quale tu