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di Castello: et eccoti molti cittadini che gli menano innanzi una femmina indemionata per lungo tempo, e sí lo pregano umilemente per la sua lilberazione; imperò ch’ella, or con urli dolorosi, or con crudeli istrida, or con latrare canino tutta la contrada turbava. Allora Sancto Francesco, fatto prima l’orazione e fatto sopra lei il segno della Croce, comandò allo dimonio che si partisse da lei; e subitamente elli si partí e lasciolla sana dello corpo e dello intelletto. E divolgandosi questo miracolo nello popolo, un’altra donna con grande fede gli recò uno suo fanciullino infermo grave d’una crudele piaga, e pregollo divotamente che gli piacesse di segnarlo colle sue mani. Allora sancto Francesco, accettando la sua divozione, prende questo fanciullino e leva la fascia della piaga e benedicelo, facendo tre volte il segno della Croce sopra la piaga, e poi colle sue mani si lo rifascia e rendello alla madre; e però ch’era sera, ella il mise immantanente nello letto a dormire. Va poi la mattina costei per trarre il fanciullo dello letto e trovalo isfasciato; e riguarda, e lo trova cosí perfettamente guarito, come se mai non avesse auto male, salvo che nello luogo della piaga v’era cresciuta la carne in modo d’una rosa vermiglia, e questo piuttosto in testimonianza dello miracolo che in segno della piaga; imperò che la detta rosa, istandovi tutto il tempo della sua vita, ispesse volte lo induceva a divozione di sancto Francesco, il quale l’aveva guarito