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tre del fanciullo, e subitamente fu risoluta ogni enfiatura e perfettamente sanato e’ rendello alla madre sua, la quale, ricevendolo con grandissima allegrezza e menandosenelo a casa, ringraziò Iddio e lo Sancto suo; et il figliuolo guarito mostrava volentieri a tutta la contrada; ché veniano a casa sua per vederlo.
Il dí medesimo passó sancto Francesco per lo Borgo a Sancto Sepolcro, et innanzi ch’elli s’appressasse allo castello, le turbe dello castello e delle ville gli si feciono incontro, e molti di loro gli andavano innanzi co’ rami d’olivi in mano gridando forte: — Ecco il Santo, ecco il Santo! — e per divozione e voglia che le genti avieno di toccarlo, facevano grande calca e pressa sopra lui; ma elli, andando colla mente levata e ratta in Dio per contemplazione, quantunque elli fosse dalla gente toccato o tenuto o tirato, a modo che persona insensibile non ne sentí niente di cosa che intorno a sé fosse fatta o detta; né eziandio s’avide ch’elli passasse per lo castello o per quella contrada; onde, passato il Borgo e tornatesi le turbe a casa loro, giugnendo elli a una casa di lebbrosi di là dallo Borgo bene uno miglio e ritornando in sé, a modo come s’egli venisse dallo altro mondo, il cilistiale contemplatore domandò il compagno: — quando saremo noi presso allo Borgo? — Veramente l’anima sua fissa e ratta in contemplazione delle cose cilestiali, non aveva sentito cosa terrena, né varietà di luoghi né di tempi