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gegnavano di toccarlo e di baciargli le mani, e non potendole elli negare alla divozione delle genti, bench’elli avesse fasciate le palme, nondimeno, per occultare piú le Stimate, si le fasciava et ancóra le copria colle maniche, e solamente le dita iscoperte porgeva loro a baciare; ma con tutto ch’elli istudiasse di celare e nascondere il sagramento delle groliose Istimate, per fuggire ogni cagione di grolia mondana, et a Dio piacque la grolia sua mostrare per molti miracoli, per virtú delle dette Istimate, singularmente in quello viaggio della Verna a Sancta Maria delli Angioli, e poi moltissimi in diverse parti dello mondo in vita sua e dopo la groliosa morte, acciò che la loro occulta e maravigliosa virtú, e la eccessiva carità e misericordia di Cristo inverso lui a cui e’ l’avea maravigliosamente donate, si manifestasse allo mondo per chiari ed evidenti miracoli, de’ quali ne porremo qui alquanti.

Onde, appressandosi allora sancto Francesco ad una villa ch’era in su confini dello contado d’Arezzo, gli si parò innanzi con grande pianto una donna con uno suo figliuolo in braccio, il quale avea otto anni, et in quattro era istato itropico, et era sí sconciamente infiato nello ventre che, istando ritto, non si potea vedere i piedi; e ponendogli quella donna quello fanciullo innanzi, e pregandolo che pregasse Iddio per lui, sancto Francesco si pose prima in orazione e poi, fatta l’orazione, pose le sue sante mani sopra il ven-