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possibile a pura criatura, tanto gli sarebbe conceduto di sentire le predette cose in breve. Abbiendo sancto Francesco questa promessa, cominciò a contemplare divotissimamente la passione di Cristo e la sua infinita carità; e cresceva tanto in lui il fervore della divozione, che tutto si trasformava in Gesú per amore e per compassione. Et istando cosí et infiammandosi in questa contemplazione, in quella medesima mattina elli vide venire da cielo uno Serafino con sei alie risprendenti et affocate, il quale Serafino con veloce volare apressandosi a sancto Francesco, sicch’elli il potea discernere, e’ conobbe chiaramente ch’elli avea in sé immagine d’uomo crocefisso, e le alie erano cosí disposte, che due alie si stendeano sopra il capo, due se ne istendeano a volare et altre due coprivano tutto il corpo. Veggendo questo sancto Francesco, fortemente ispaventato et insieme fu pieno d’allegrezza e di dolore con ammirazione; avea grandissima allegrezza nello grazioso aspetto di Cristo, il quale gli appariva cosí dimesticamente e guatavalo cosí graziosamente; ma dall’altra parte, veggendolo confitto in croce, avea ismisurato dolore di compassione. Apresso si maravigliava molto di cosi istupenda e disusata visione, sappiendo bene che la infermità della passione non si confà colla immortalità dello spirito serafico; et istando in questa ammirazione, gli fu rivelato da colui che gli appariva, che per divina providenza quella vi-