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palle dell’oro, le quali Iddio m’avea poste in grembo; cosí m’à Iddio donato virtú nell’anima mia che di tutti i beni e di tutte le grazie che elli m’à concedute per la sua santissima bontà, io sempre collo cuore e colla bocca ne lo lodo Ma guarda, frate pecorella, che tu non mi vadi piú osservando; e tornati alla cella tua colla benedizione di Dio, et abbi sollecita cura di me; imperò che di qui a pochi di Iddio farà sí grandi e sí maravigliose cose in su questo monte, che tutto il mondo se ne maraviglierà; però ch’elli •farà alcune cose nuove, le quali elli non fece mai a veruna criatura in questo mondo. — E détte queste parole, elli si fece recare il libro de’ Vangeli; però ch’Iddio gli aveva messo nell’animo che nello aprire tre volte il libro de’ Vangeli gli sarebbe dimostrato quello che a Dio piaceva di fare di lui. E recato che fu il libro, sancto Francesco si gitta in orazione, e compiuta l’orazione si fece tre volte aprire il libro per mano di frate Lione nello nome della santa Trinità, e come piacque alla divina disposizione, in quelle tre volte sempre gli si parò innanzi la passione di Cristo; per la qual cosa gli fu dato ad intendere che come egli avea seguitato Cristo nelli atti della vita, cosí il dovea seguitare et a lui conformarsi nelle afrizioni e dolori della passione, prima ch’elli passasse da questa vita. E da quello punto in-