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il quale era di lunge dallo luogo de’ frati per una gittata di pietra; però che quello gli pareva luogo molto divoto et atto alla orazione. E messere Orlando immantanente la fece fare; e fatto questo, però che s’appressava la sera et era tempo di partirsi, sancto Francesco, anzi ch’elli partissono, predicó loro un poco, e poi, predicato ch’elli ebbe e data loro la benedizione, messere Orlando dobbiendosi partire, chiamò da parte sancto Francesco et i compagni suoi e disse loro: — Frati miei carissimi, e’ non è mia intenzione che in questo monte salvatico voi sosteniate niuna necisità corporale, per la quale voi possiate meno intendere alle cose ispirituali; e però io voglio, e questo vi dico per tutte le volte, che a casa mia voi mandate sicuramente per ogni vostro bisogno, e se voi facessi il contrario, io l’arei da voi forte per male. — E detto questo si parti colla sua compagnia, e tornossi allo castello di Chiusi. Allora sancto Francesco fece sedere i suoi compagni e sí gli ammaestrò dello modo della vita ch’ellino dovieno tenere ellino e chiunque religiosamente vole vivere ne’ romitorj; e tra l’altre cose singularmente impose loro l’osservanza della santa povertà, dicendo: — Non guardate tanto alla caritatevole proferta di messere Orlando, che voi in cosa niuna offendiate la vostra donna madonna la Povertà; abbiate di certo, che quanto noi piú ischiferemo la povertà, tanto piú il mondo ischiferà noi e piú nicisità pa tiremo. Ma se noi abbrac-