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ch’elli gli difendessono dalle fiere salvatiche. E cosí accompagnati, questi frati salirono in sullo monte e cercaronlo diligentemente; et alla perfine vennono a una parte dello monte molto divota e molto atta a contemplazione, nella quale parte si era alcuna pianura; e quello luogo iscelsono per loro abitazione e di sancto Francesco, et insieme collo aiuto di quelli uomini armati ch’erano in loro compagnia feciono alcuna celluzza di rami d’albori; e cosí accettarono e presono, allo nome di Dio, il monte della Verna, e lo luogo de’ frati in esso monte; e partironsi. E tornando a sancto Francesco, e giunti che furono a lui, sí gli ricitarono come et in che modo ellino avieno preso il luogo in sullo monte della Verna, attissimo alla orazione et a contemplazione. Udendo sancto Francesco queste novelle, si rallegrò molto, e lodando e ringraziando Iddio parla a questi frati con allegro viso e dice cosí: — Figliuoli miei, noi ci approssimiamo alla quaresima nostra di sancto Michele arcangiolo; io credo fermamente che sia volontà di Dio che noi facciamo questa quaresima in sullo monte della Verna, il quale per divina dispensazione ci è istato apparecchiato a ciò che a onore et a grolia di Dio e della sua madre groliosa vergine Maria e de’ santi angioli, noi con penitenza meritiamo da Cristo di consecrare quello monte benedetto. — Et allora, detto questo, sancto Francesco si prese seco frate Masseo di Marignano d’Asciesi, il quale era uomo