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Cap. LV.
uanto alla prima considerazione è da sapere che sancto Francesco, essendo in età di xliij. anni, nel mccx xiiij; ispirato da Dio si mosse dalla val di Spuleto per andare in Romagna con frate Lione suo compagno: et andando, passava a piè dello castello di Montefeltro, nello quale castello si faceva allora uno grande convito e corteo per la cavallería nuova d’uno di que’ conti da Montefeltro. Udendo sancto Francesco di questa solennità che vi si faceva, e che v’erano ragunati molti gentili uomini di diversi paesi, disse a frate Lione: — Andiamo quassú a questa festa, però che collo aiuto di Dio noi faremo alcuno frutto ispirituale. — Tra gli altri gentili uomini ch’erano venuti a quello corteo, sí v’era uno grande gentile uomo di Toscana, ch’avea nome messere Orlando da Chiusi di Casentino, il quale, per le maravigliose cose ch’elli avea udite della santità e de’ miracoli di sancto Francesco, gli portava grande divozione, et avea grandissima voglia di vederlo e d’udirlo predicare. Giugne sancto Francesco a questo castello, et entra dentro e vas-
