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quale egli aspettava di certo consolazione da Dio della dolce umanità di Cristo Jesú, lo Spirito sancto gli mise nella anima sua sí grande et eccessivo amore e fervore della carità di Cristo, per la quale elli s’era umiliato a prendere la nostra umanità, che veramente gli parea che la anima gli fosse tratta dallo corpo, e ch’ella ardesse come una fornace. Il quale ardore non potendo sostenere, s’angosciava et istruggevasi tutto quanto, e gridava ad alta voce; imperò che per lo impito dello Ispirito sancto e per lo troppo fervore dello amore, elli non si potea contenere dello gridare. Et in quella via che quello ismisurato fervore gli venía, veniagli con esso sí forte e certa la speranza della sua salute, che punto dello mondo non credea, se allora elli fusse morto, dovere passare per lo purgatorio. E questo amore gli durò bene uno mezzo anno; benchè quello et eccessivo fervore non avesse cosí di continuo, ma veniagli certe ore del dí. Et in questo tempo e poi ricevé maravigliose e molte visitazioni da Dio, e piú volte fu ratto, siccome vide quello frate il quale da prima iscrisse queste cose; tra le quali fu una volta sí elevato e ratto in Dio, che vide in lui criatore tutte le cose criate e cilestiali e terrene e tutte le loro perfezioni e gradi et ordini distinti; et allora conobbe chiaramente come ogni cosa criata rapresentava il suo criatore, e come Iddio è sopra e dentro e di fuori e da lato a tutte le cose criate. Appresso conobbe uno