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benedetto si parte sanza essaudirlo e sanza parlargli niente, e vassene per lo detto viottolo. Allora frate Giovanni si leva su e corregli dietro et a capo, gli si gitta a’ piedi, e con una santa inportunità sí lo ritiene e con divotissime lagrime il priega, e dice: — O Gesú dolcissimo, abbi misericordia di me tribulato, esaudiscimi per la moltitudine della tua misericordia, e per la isparsione del tuo sangue prezioso risuscita l’anima mia nella grazia dello tuo amore, conciò sia cosa che questo sia Il tuo comandamento che noi t’amiamo con tutto il cuore e con tutto l’affetto, il quale comandamento niuno puote adempiere sanza il tuo aiuto. Aitami dunque, amatissimo figliuolo di Dio, sicch’io ami te con tutto il mio cuore e con tutte le mie forze. — Et istando cosí frate Giovanni in questo parlare a pié di Gesú, fu da lui essaudito e riebbe da lui la prima grazia, cioè della fiamma dello divino amore. E tutto si sentí rinnovato e consolato; e conoscendo il dono della divina grazia esser ritornato in lui, cominciò a ringraziare Cristo benedetto et abracciare divotamente i suoi piedi; e poi, rizzandosi per raguardare il Salvatore in faccia, Cristo gli condiscese e porse le sue mani santissime a baciare. E baciate che frate Giovanni l’ebbe, sí s’apressò et accostò allo petto di Jesú, et abracciollo e baciò il suo sagratissimo petto, e Cristo abbracciò e baciò simigliantemente lui, et in questo abracciare e baciare frate Giovanni sentí tanto odore