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uomo, et era di grandissima orazione e contemplazione; et i frati l’aveano in grande riverenzia. Compiendo questo frate il corso della sua virtuosa vita, secondo la divina disposizione, infermò a morte, intanto che niuna cosa elli potea prendere, e con questo non volea ricevere niuna medicina carnale, ma tutta la sua confidenza era nello medico cilestiale Jesú Cristo benedetto e nella sua benedetta Madre, dalla quale elli meritò per la divina cremenzia di essere misericordiosamente visitato e consolato. Onde, istandosi elli una volta in sullo letto e disponendosi alla morte con tutto il cuore e con tutta la divozione, a lui apparve la groliosa e beatissima vergine Maria madre di Cristo con grandissima moltitudine d’angeli e di sante vergini e con maraviglioso isprendore, et appressossi allo letto suo. Onde elli, riguardandola, prese grandissimo conforto et allegrezza quanto allo corpo, e cominciolla a pregare umilemente ch’ella prieghi il suo diletto Figliuolo che per gli suoi meriti il tragga dalla pregione della misera carne. E perseverando in questo priego con molte lagrime, la vergine Maria gli rispose, chiamandolo per nome: — Non dubitare, figliuolo, imperò ch’egli è esaudito il tuo priego, et io sono venuta per confortarti un poco, innanzi che tu ti parta di questa vita. — Erano allato alla vergine Maria tre sante vergini, le quali portavano in mano tre bossoli di lattuario di smisurato odore e soavità. Allora la Vergine groliosa prese et