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e debbono essere in paradiso; e se Iddio m’avesse conceduta tanta certezza delli altri frati, quella medesima reverenzia arei fatta alle ossa loro. — Per la qual cosa i frati, veggendo la sua divota e santa intenzione, furono di lui bene edificati e lodarono Iddio, il quale fa cosí maravigliose cose a’ santi suoi frati. A laude di Cristo. Amen.

Cap. XLVII.

A questo frate infermo venne la vergine Maria con tre bossoli di lattovario.


NN

ello sopradetto luogo di Soffiano fu anticamente uno frate minore di sî grande santità e grazia, che tutto i parea divino; et ispesse volte era rattoin Dio. Istandosi questo frate alcuna volta tutto assorto in Dio et elevato, però che avea notabilmente la grazia della contemplazione, veniano a lui uccelli di diverse maniere, e dimesticamente si riposavano sopra le sue ispalle e sopr’al capo, in sulle braccia et in sulle mani e cantavano maravigliosamente. Era costui molto solitario, e rade volte parlava. Ma quando era domandato di cosa alcuna, rispondea sí graziosamente e sf saviamente che pareva piú tosto angiolo che