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d’ogni infermità. Allora frate Giovanni, colle mani giunte ringraziandolo che con ottimo fine avea terminato il suo viaggio della presente vita misera, nelle mani di Cristo raccomandò e rendé l’anima eterna sua, passando da questa vita eterna mortale a vita con Cristo benedetto, il quale elli avea cosí lungo tempo disiderato et aspettato. Et è riposto il detto frate Giovanni nello luogo della Penna di sancto Giovanni. A laude di Cristo. Amen.
Cap. XLVI.
ella detta provincia della Marca, dopo la morte di sancto Francesco, furono due fratelli nell’Ordine: l’uno ebbe nome frate Umile, e l’altro frate Pacifico, i quali furono uomini di grande santità e perfezione. E l’uno, cioè frate Umile, istava nello luogo di Suffiano et ivi si morí; l’altro istava di famiglia in un altro luogo assai di lungi. Come piacque a Dio, frate Pacifico, uno di, istando in orazione in luogo solitario, fu ratto in estasi e vide l’anima dello suo fratello frate Umile andare in cielo diritta sanza niuna ritardagione o impedimento, la quale allora si partiva dallo corpo.