l’obbedienza di tornare nella Marca. La quale obbedienza elli ricevette lietamente, e misesi a cammino, pensando che compiuta quella via elli se ne dovesse andare in cielo, secondo la promessa di Cristo. Ma tornato ch’elli fu alla provincia della Marca, vivette in essa xxx. anni, e non era riconosciuto da niuno suo parente et ogni di aspettava la misericordia di Dio, che gli adempiesse la promessa. In questo tempo fece piú volte l’ufficio della guardianía con grande discrezione, e Dio per lui adoperò molti miracoli. E tra gli altri doni ch’elli ebbe da Dio ebbe ispirito di profezia; onde una volta, andando elli fuori dello luogo, uno suo novizio fu combattuto dallo dimonio e sí forte tentato, ch’elli, acconsentendo alla tentazione, deliberò in sé medesimo d’uscire dallo Ordine sí tosto come frate Giovanni fosse tornato di fuori. La quale tentazione e deliberazione conoscendo frate Giovanni per ispirito di profezia, immantanente ritornò a casa, e chiamò a sé ’1 detto novizio, e disse che volea ch’elli si confessasse. Ma prima ch’egli il confessasse, sí gli recitò per ordine la sua tentazione, secondo che Dio gli aveva rivelato, e conchiuse: — Figliuolo, imperò che tu m’aspettasti e non ti volesti partire sanza la mia benedizione, Iddio t’à fatta questa grazia, che giammai di questo Ordine tu non uscirai, ma morrai nello Ordine colla divina grazia. — Allora il detto novizio fu confermato in buona volontà; e rimanendo nello Ordine, diventò uno