Filippo, il quale era uno de’ primi frati ch’erano venuti nella Marca di Ancona; et ancóra pochi luoghi erano presi nella Marca. Monta su questo frate Filippo a predicare, e predica divotissimamente, non con parola di sapienza umana, ma in virtú di spirito di Cristo, annunziando il reame di vita eterna; e finita la predica, il detto fanciullo se ne andò al detto frate Filippo, e dissegli: - Padre, se vi piacesse di ricevermi all’Ordine, io volentieri farei penitenzia e servirei allo nostro signore Jesú Cristo. — Veggendo frate Filippo e conoscendo nello fanciullo una maravigliosa innocenzia e pronta volontà a servire a Dio, sí gli disse: — Verrai a me cotale dí a Racanati, et io ti farò ricevere. — Nello quale luogo si dovea fare Capitolo provinciale. Di che il fanciullo, il quale era purissimo, si pensò che quello fosse il grande viaggio ch’egli dovía fare, secondo la revelazione ch’elli avea auta, e poi andarsene a paradiso. Cosí credeva fare immantanente ch’elli fosse riceuto all’Ordine. Adunque fu riceuto, e veggendo che lo suo pensiere non s’adempieva, allora, dicendo il Ministro in Capitolo che a chiunque volesse andare nella provincia di Provenza per lo merito della sancta obbedienza elli darebbe volentieri la licenzia, vennegli grande disiderio di andarvi, pensando nello cuore suo che quello fosse il grande viaggio ch’elli dovea fare innanzi ch’elli andasse a paradiso. Ma vergognavasi di dirlo. Finalmente, confidandosi di frate Filippo predetto, il quale l’avea fatto ricevere