madre, la quale l’avea generato, o il discepolo, il quale avea dormito sopra il petto suo, o sancto Francesco, il quale era con Cristo crucefisso. Et istando in questo divoto pensiero, gli apparve la vergine Maria con sancto Giovanni evangelista e con sancto Francesco, vestiti di nobilissimi vestimenti di grolia biata. Ma sancto Francesco pareva vestito di piú bella vesta che sancto Giovanni. Et istando frate Pietro tanto ispaventato di questa visione, sancto Giovanni il confortò e dissegli: — Non temere, carissimo frate, però che noi siamo venuti a consolarti et a dichiararti dello tuo dubbio. Sappi adunque che la Madre di Cristo et io sopra ogni criatura ci dolemo della passione di Cristo; ma dopo noi sancto Francesco n’ebbe maggiore dolore che niuno altro, e però tu il vedi in tanta grolia. — E frate Pietro il domanda: Santissimo apostolo di Cristo, perché pare il vestimento di sancto Francesco piú bello che lo tuo? — Rispose sancto Giovanni: La cagione si è questa: imperò che quando elli era nello mondo, elli portò in dosso piú vili vestimenti che io. — E détte queste parole, sancto Giovanni diede a frate Pietro uno vestimento grolioso, il quale elli portava in mano, e dissegli: — Prendi questo vestimento, il quale io ò recato per dare a te. — Et volendolo sancto Giovanni vestirlo di quello vestimento, frate Pietro istupefatto cadde in terra e cominciò a gridare forte: — frate Currado, frate Currado carissimo, soccorri