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auto oggi — Diceva frate Currado: — Ch’è quello che tu dí, frate Pietro? che sai tu ch’io abbia auto? — Ben so io, ben so, diceva frate Pietro, — come la vergine Maria collo suo benedetto Figliuolo t’à visitato. — Allora frate Currado, il quale, come veramente umile, disiderava d’essere segreto nelle grazie di Dio, si lo pregò che non lo dicesse a persona. E fu sí grande amore d’allora innanzi tra loro due, che uno cuore et una anima pareva che fosse fra loro in ogni cosa. Il detto frate Currado, una volta, nello luogo di Sirolo, colle sue orazioni liberò una femmina indemoniata, orando per lei tutta la notte, et apparendo alla madre sua; e la mattina si fuggí per non essere trovato et onorato dallo popolo. A laude di Cristo. Amen.|auto oggi - Diceva frate Currado: — Ch’è quello che tu dí, frate Pietro? che sai tu ch’io abbia auto? — Ben so io, ben so, diceva frate Pietro, — come la vergine Maria collo suo benedetto Figliuolo t’à visitato. — Allora frate Currado, il quale, come veramente umile, disiderava d’essere segreto nelle grazie di Dio, si lo pregò che 5 non lo dicesse a persona. E fu sí grande amore d’allora innanzi tra loro due, che uno cuore et una anima pareva che fosse fra loro in ogni cosa. Il detto frate Currado, una volta, nello luogo di Sirolo, colle sue orazioni liberò una femmina indemoniata, orando per lei tutta la notte, et apparendo alla madre sua; e la mattina si fuggí per non essere trovato et onorato dallo popolo. A laude di Cristo. Amen.

Cap. XLIII.

Come frate Currado convertí uno frate giovane, il quale turbava il convento.


II

l detto frate Currado da Offida, mirabile zelatore dell’evangelica povertà e della regola di sancto Francesco, fu di sí riligiosa vita e di grande merito appo Dio, che Cristo benedetto nella vita e nella morte l’onorò di molti miracoli, tra quali una volta, essendo venuto al luogo d’Offida fo-