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se ne andò arditamente allo Rettore in pieno Consiglio, e con molte lagrime e prieghi divoti addomandò che a sé fosse tratto l’uno occhio et al malfattore l’altro, acciò ch’elli non rimanesse privato al tutto della vista. Ma veggendo il Rettore collo Consiglio il grande fervore della carità di questo frate, sí perdonarono all’uno et all’altro. Istandosi cosí il sopra detto frate Simone nella selva in orazione, e sentendo grande consolazione nella anima sua, una ischiera di cornaccie col loro gridare gli cominciarono a fare noia; di che elli comandò loro nello nome di Gesú ch’elle si dovessono partire e non tornarvi piú; e partendosi allora i detti uccelli, da indi innanzi non vi furono mai piú veduti né ivi né in tutta la contrada d’intorno; e questo miracolo fu manifesto a tutta la custodia di Fermo, nella quale era il detto luogo. A laude di Cristo. Ammen.

Cap. XLII.

Di molti santi frati, e di molti miracoli che feciono.


LL

a provincia della Marca d’Ancona fu anticamente, a modo che lo cielo di stelle, adornata di santi assemprarj frati, i quali, a modo che luminari dello cielo, ànno illuminato et adornato l’Ordine