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☙ XV ❧ |
di Padova, publicò Guido Mazzoni nel Propugnatore (vol. I d. nuova serie) e altri dal bel codice Riccardiano 1670 G. L. Passerini,1 che pure derivano dal latino, e sembrano un’aggiunta fatta ai Fioretti. Altri ne publicò il Landry nel Bulletin italien di Bordeaux (I, 138): altri il Parenti, nelle Memorie di religione, ecc. di Modena, (1843, XV, 205) da un manoscritto da lui posseduto.
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Le piú antiche edizioni de’ Fioretti sono del secolo XV e senza data: le piú recenti e migliori son quelle di L. Manzoni (Roma, Loescher, 1901) che riproduce la lezione del codice Mannelli, datato del 1396; l’edizione del Sabatier (Assisi, 1901) e quella, ora citata, del Passerini di su il codice Riccardiano. - Studi per una edizione critica aveva già fatto il conte Manzoni (Di una nuova ediz. dei Fioretti, ecc.) pubblicati a Bologna nel 1887. Per questa ristampa, che porta innanzi l’augusto nome di Elena di Savoja regina d’Italia, ci siam serviti del testo Mannelli,
- ↑ Firenze, G. C. Sansoni, edit., 1905, sec. ediz.