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CAP. XLI.
ntorno allo prencipio dell’Ordine, vivendo sancto Francesco, venne all’Ordine uno giovane d’Ascesi, il quale fu chiamato frate Simone, il quale Iduro adornò e dotò di tanta grazia e di tanta contemplazione et elevazione di mente, che tutta la sua vita era uno specchio di santità, secondo coloro che lungo tempo furono con lui. Costui radissime volte era veduto fuori di cella; se alcuna volta istava co’ frati, sempre parlava di Dio. Questi non avea mai apparato grammatica, e nondimeno sí profondamente e sí altamente parlava di Dio e dello amor di Cristo, che le sue parole pareano parole sopranaturali. Onde una sera, essendo nella selva con frate lacopo da Massa per parlare di Dio, e parlando dolcissimamente dello divino amore, istettono tutta una notte in quello parlare; e la mattina pareva loro essere istato pochissimo ispazio di tempo, secondo che mi recitò il detto frate lacopo. Il detto frate Simone avea in tanta soavità e dolcezza di Spirito sancto le divine illuminazioni e vicitazioni amorose di Dio, che ispesse volte, quando elli le sentiva venire, elli si poneva in sullo letto;